19.11.11

Portrait of a young Maasai - Kenya

Ritratto di giovane Maasai
Kenya

15.11.11

Bengali boys on the river Tangoon - Bangladesh

Ragazzi bengalesi sul fiume Tangoon
Bangladesh

7.11.11

Una lettera dal Bangladesh


Dio è grande! di p. Pierfrancesco Corti
Dinajpur - ottobre 2011
         
Carissimi Amici e’ davvero difficile dimenticarvi! Siamo lontani migliaia di chilometri, ma vi sento vicino e vi sono vicino più di quando sono lì. E’ impossibile dimenticarvi, ma è molto difficile ricambiare il tutto vostro affetto, quello che mi mostrate con preghiere, lettere, aiuti chissà cos’altro. Mi aiuta e consola la fede in Colui che e’ molto più grande di me e che vi ricolmerà con il centuplo per ciò che fate per me e per noi missionari. Che Dio vi benedica,
Dio e’ grande! E’ l’espressione forse più comune per un musulmano: “Allah akbar”! Qui in Bangladesh e’ una preghiera sempre sulla bocca del fedele musulmano, ma qualche giorno fa, quando l’ho sentita per l’ennesima volta, sono rimasto a bocca aperta.
Tutti gli anni durante il mese di luglio ed agosto ci sono ragazzi e ragazze che attraverso un cammino preparato dal PIME di Milano vengono a visitare le nostre missioni e a conoscere quello che facciamo. Accompagnando una di queste persone a visitare un bellissimo tempio di Hindu’ a pochi chilometri dalla nostra scuola, mentre eravamo in riva al fiume che lo costeggia, osservando delle persone che salivano e scendevano dalla piccola barca che le traghettava, un vecchio musulmano, con la sua barba bianca e il tipico cappellino, non sapendo che potessi comprendere quello che stava dicendo, guardando verso di noi, il colore diverso della nostra pelle, sentendo la nostra lingua, vedendo il nostro diverso comportamento ed abbigliamento, inizia a lodare Dio: “Allah akbar! Dio è il più grande” e ad un suo vicino diceva: “Guarda cosa ha creato Dio! Per aver dato origine persone cosi diverse da noi, che parlano un’altra lingua, Dio è proprio magnifico e grande!”
Mi ha lasciato senza parole! Quest’anno sono dieci anni che vivo qui, e mai, mai nessuna persona mi ha detto: “Che cosa fai qui tu? Torna nel tuo paese, qui siamo già in tanti!”. Mai nessuno mi ha fatto sentire extra-comunitario, nonostante sia realmente una mosca bianca e quest’uomo addirittura arriva a lodare Dio per la mia presenza qui! L’estensione del Bangladesh è metà dell’Italia, i suoi abitanti sono quasi il triplo, non c’e’ cibo per tutti; eppure c’e’ posto, quell’uomo, vedendo me, uno straniero, ha lodato e ringraziato Dio!
Perché sono rimasto meravigliato? Perché nel mio paese non ho mai sentito nessuno lodare Dio per la presenza di uno straniero! A parte Maradona e Gullit! Sento sempre maledizioni, imprecazioni, calunnie e bestemmie, si bestemmie, per la presenza di persone straniere. Sento poi persone che recitano il Padre nostro e gridano di difendere i veri valori cristiani, ma contemporaneamente mi dicono che quello non e’ mio fratello, ha un altro Padre che non e’ il nostro e non fa parte della nostra comunità, e’ un extra-comunitario! E allora perché dicono di credere in un solo Dio e che questo Dio è padre nostro? Nostro di chi?
Quell’uomo mi ha fatto ricordare che ci sono tre categorie di persone per le quali Dio ha un affetto speciale, sono le più povere: l’orfano, la vedova e lo straniero, “Il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova” (Sal 146,9). Le ama cosi tanto che ci chiede di fare altrettanto, di avere per loro la stessa cura che a Lui: “Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra nuca; perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese d'Egitto.” (Dt 10,16-19) Mi ha fatto ricordare che Gesù Cristo, suo figlio, nel Vangelo ci ricorda che saremo giudicati anche su come avremo accolto lo straniero: “Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.” (Mt 25,34-36)
Eh si! Quell’uomo con il cappellino e di un’altra religione ha proprio ragione: “Dio è uno ed è proprio grande”! Non lo dimenticherò mai quell’uomo… mi ha fatto sentire a casa!

5.11.11

The cut of Katal - Bangladesh

Il taglio del Katal
Bangladesh

4.11.11

Sunny day in Portovenere

Tango e Amanda
Italy